Supervista per gli anziani Una lente anti incidente

Corriere della Sera - 4 agosto 2005
Permette di scorgere particolari lontani mentre si guida
Usa, viene inserita dopo problemi di cataratta

Alla fine dell’anno scorso l’agenzia per il farmaco statunitense (Fda) ha dato il parere positivo a due nuove lenti intraoculari, di quelle che si inseriscono al posto del cristallino durante l’intervento di cataratta. L’ apodizzata che permette di vedere meglio alla guida. L’altra, gialla , che difende la retina dall’invecchiamento da raggi ultravioletti.

TROPPI INCIDENTI - La prima in particolare, l’apodizzata, ha avuto negli States uno sponsor d’eccezione: l’autorità federale per la sicurezza stradale. Perché? «Perché circa un terzo degli incidenti dipende da problemi di vista e gli operati di cataratta sono tra i guidatori anziani più rischiosi - spiega Howard Fine, di Eugine (Oregon), pioniere in questo tipo di studi -. I test effettuati con la lente apodizzata hanno dimostrato un netto vantaggio: visione più nitida anche nella guida notturna». Insomma, i pedoni che attraversano si vedono prima (da 148 metri invece che da 134 alla stessa velocità e stesse condizioni ambientali) e meglio. Un toccasana di fronte ai casi di cataratta (l’invecchiamento del cristallino che si opacizza fino a rendere impossibile la vista) in aumento, parallelamente al numero degli anziani: negli Stati Uniti vengono eseguiti ogni anno circa 1.300.000 interventi, in Italia poco più di 250.000. In chirurgia, è l’evento più frequente dopo il parto. Altro dato: il 90% degli operati guida e non intende smettere. «Sfortunatamente - aggiunge Carlo Vanetti, microchirurgo oculare a Milano e membro dell’Ascrs ( American society of cataract and refractive surgery ) - la nuova lente per ora va bene in un 30-40% dei casi».

SOLE E SALE - E il cristallino artificiale giallo? «E’ protettivo». Cristallino e retina, infatti, «invecchiano» precocemente per l’esposizione ai raggi ultravioletti del sole, la lente gialla è un filtro per gli Uv. Ma attenzione. Anche la dieta influisce. Lo rivela uno studio australiano pubblicato dall’ American Journal of Epidemiology . I ricercatori hanno seguito 2.783 persone, riscontrando un rischio doppio di cataratta in chi mangiava saporito (oltre i 3,2 grammi di sale al giorno). «Non solo - dice Vanetti -. Attenti a diabete, troppo cortisone, fumo (sopra le 20 sigarette al giorno)». Consigli salva-vista? Meno sale (2,4 grammi al giorno), meno alcool e tabacco, occhiali da sole quando il sole picchia: i raggi Uv sono veri e propri acceleratori dell’invecchiamento dei tessuti.

SUPERVISTA - L’interesse dei ricercatori americani però va oltre: l’obiettivo è la supervista. Una sfida non facile. Perché l’uomo dispone di un sistema visivo incredibilmente sofisticato: lenti naturali e accomodatori (cornea, cristallino e muscoli dell’occhio), neurorecettori perfetti (la retina registra impulsi luminosi puntiformi, colori, intensità e profondità di ciò che si vede), conduzione nervosa (il nervo ottico) iperveloce e corteccia cerebrale (l’area posteriore, occipitale) che memorizza e riconosce immagini. Il tutto in frazioni di secondo. Prima sconfitta: trapiantare un occhio è impossibile. La scienza, fin da tempi remoti, lavora sulla vista per aumentarne le prestazioni (a cominciare da microscopi, binocoli, infrarossi). E investimenti consistenti sono sempre arrivati dai militari. Ecco allora i 16.000 soldati americani operati con il laser tra il 2000 e il 2003, ufficialmente per correggere piccoli difetti (miopia). Ma c’è chi sostiene che una parte non aveva problemi e ha superato i 10/10. Giovani dalla vista d’aquila.... e anziani più sicuri al volante.

Mario Pappagallo