Lente intraoculare multifocale per gli operati di cataratta

B2eyes.com - 19 aprile 2001 
Presentata al congresso internazionale di chirurgia oculare a San Diego dal 28 aprile a 2 maggio

Questa nuova lente permetterà presto agli operati di cataratta di mettere a fuoco oggetti posti a tutte le distanze.
Non è la prima volta che la ricerca va in questa direzione.
“In questo caso la lente è detta 'accomodativa'”, spiega il dottor Carlo Vanetti, microchirurgo oculare di Milano presente al simposio americano, “usando un nuovo design e sfruttando al meglio l’anatomia e la dinamica muscolare dell’occhio, questa lente consente una messa a fuoco automatica e fisiologica sia da lontano sia da vicino”.

“Il nostro sistema di autofocus”, continua il dottor Vanetti “ha una grande elasticità data dalla flessibilità del nostro cristallino e dalla forza dei muscoli endooculari che lo fanno piegare.” Questa messa a fuoco, automatica e dinamica, diminuisce e si blocca sia con l’età, dando luogo alla presbiopia. Questo perché la nostra lente intraoculare (il cristallino) diventa dura, opaca, oppure viene sostituita durante l’intervento di cataratta da una lente artificiale rigida.
L’idea è stata quella di studiare una lente intraoculare flessibile, estensibile, che si adatti perfettamente alle sollecitazioni nostro sistema “muscolare” di messa a fuoco.
I muscoli intraoculari, contraendosi e distendendosi, spingono in avanti ed indietro la lente “accomodativa” consentendo così una ricerca automatica della visione nitida sia da lontano sia da vicino.