Maculopatie
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- Categoria: La retina
- Pubblicato Martedì, 04 Marzo 2014 17:46
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Maculopatia: una macchia che si può cancellare
Gli ultimi ritrovati farmacologici iniettabili permettono di trattare buona parte delle maculopatie soprattutto se vengono diagnosticate in tempo.
Che cosa sono le maculopatie?
Si raccolgono sotto questo nome tutte le alterazioni della porzione centrale della retina quella che permette di vedere i dettagli da lontano e i caratteri di stampa da vicino. Queste alterazioni, semplificando, possono essere di origine degenerativa legata all’età o di origine vascolare, le prime rappresentano circa il 60% delle maculopatie e non sono corabili né chirurgicamente né farmacologicamente, le seconde possono essere bloccate con specifici trattamenti.
Che incidenza hanno queste alterazioni della macula?
Le degenerazioni maculari senili ( DMS ), provocano alterazioni visive nel 5% delle persone tra i 60/70 aa.E nel 15% tra i 70/80 aa. Negli USA circa 8 milioni di persone hanno una importante riduzione della vista causata da DMS.
Che novità vi sono per chi soffre di maculopatia?
Negli ultimi anni, per la forma umida caratterizzata dalla formazione di neovasi tra gli strati della retina, sono stati sviluppati dei farmaci intelligenti che immessi nell'occhio chiudono selettivamente i capillari che hanno perso la loro impermeabilità e disperdono siero tra gli strati della retina.
Questi farmaci come vengono immessi nell’occhio?
Questi farmaci innovativi chiamati anti VEGF, vengono iniettati dal chirurgo nella cavità vitrea dell'occhio con un intervento ambulatoriale breve ed indolore in anestesia topica ( con gocce di collirio ).
Una volta posizionati all'interno dell'occhio agiscono per circa 30/45 gg. Per questo motivo vengono programmate successive iniezioni per mantenere alta ed efficace la loro concentrazione nell'occhio.
Aflibercept e ranibizumab sono i due farmaci più recenti per combattere la DMS ( Degenerazione Maculare Senile) umida, l’impianto di dexamethasone viene usato invece nelle alterazioni retiniche vascolari post trombotiche.
Sono dei farmaci intelligenti che immessi nell'occhio chiudono selettivamente i capillari che hanno perso la loro impermeabilità e disperdono siero tra gli strati della retina.
Da qualche tempo è in commercio un piccolissimo cilindretto di 0.5mm di diametro impregnato di dexamethasone che iniettato chirurgicamente nella cavità vitrea dell’occhio continua a rilasciare per qualche mese la dose ideale di farmaco, per migliorare la visione e ridurre gli effetti degenerativi successivi alla trombosi venosa dei vasi retinici.
Come ci si deve comportare per prevenire questi danni visivi?
Importante è una diagnosi precoce che deve essere fatta dallo specialista durante le visite di routine sopra i 55 aa. E sempre in presenza di una deformazione visiva durante la lettura.
La ricerca scientifica e tecnologica permette oggi allo specialista di utilizzare della attrezzature diagnostiche indispensabili per analizzare con precisione la micro struttura della retina. Esame O.C.T.
Queste poche attenzioni permettono una diagnosi precoce che aiuta in modo importante lo specialista nel pianificare e personalizzare le terapie più adeguate.
E’ possibile fare una prevenzione per queste forme di maculopatia?
La prevenzione parte dagli occhiali da sole che difendono la retina dai pericolosi raggi U.V. Veri accelleratori dell'invecchiamento dei tessuti.
Evitare o ridurre il fumo tenendo controllata la pressione del sangue.
E’ molto importante mantenere una dieta equilibrata e ricca di anti ossidanti, omega 3, acido folico, luteina, vitamine B 6 e B 12, eliminare il fumo e curare eventuali scompensi cardiocircolatori.